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Ricerca e innovazione metodologica


La ricerca "La via italiana alla Direttiva Case Green" a cura del Centro Studi della Fondazione Geometri Italiani, in collaborazione con il Centro Studi Sintesi - CGIA di Mestre e Smart Land, pone al centro rigore metodologico, dati ufficiali e la scoperta che l'Italia ha già raggiunto più di metà strada verso gli obiettivi 2030

 

Per la prima volta in Italia, uno studio quantitativo completo analizza con rigore scientifico l'impatto reale della Direttiva Case Green sul patrimonio edilizio nazionale. La ricerca "La via italiana alla Direttiva Case Green", realizzata dal Centro Studi della Fondazione Geometri Italiani, rappresenta il primo studio a livello nazionale che analizza specificamente l'adozione della Direttiva EPBD IV, con approccio multidisciplinare e metodologia rigorosa.

Il valore distintivo dell'indagine supera l'approccio dicotomico tra "apocalittici" e "integrati", che ha finora caratterizzato il dibattito. Utilizzando esclusivamente dati ufficiali ENEA, ISTAT e ISPRA, la ricerca offre per la prima volta disaggregazioni regionali, per zone climatiche e analisi della vetustà del patrimonio edilizio, permettendo di passare dalla valutazione di programmi generali alla progettazione di misure specifiche territoriali con correlazioni precise tra povertà energetica ed efficientamento energetico.

La scoperta più significativa: l'Italia non parte da zero. Grazie agli interventi di efficientamento energetico realizzati tra il 2020 e il 2024 - principalmente attraverso Superbonus 110% e altre detrazioni fiscali - il nostro Paese ha già raggiunto una riduzione dei consumi del 9,1% rispetto al target del 16% previsto per il 2030. Manca, quindi, solo il 6,9% per centrare l'obiettivo.

L'innovazione metodologica si traduce in quantificazioni precise e scenari operativi multipli. Per il solo obiettivo 2030, lo studio documenta:

  1. Investimenti necessari: 84,8 miliardi di euro (14,1 miliardi/anno);
  2. Effetto moltiplicatore: 280 miliardi di euro complessivi (133,76 mld impatto diretto + 44,70 mld indiretto + 101,70 mld indotto);
  3. Valore aggiunto generato: 102,6 miliardi (17,1 miliardi/anno);
  4. Patrimonio coinvolto: 3 milioni di abitazioni (505.000/anno);
  5. Impatto occupazionale: 1,3 milioni di posti di lavoro (800.000 diretti + 480.000 indotto);
  6. Benefici ambientali: 4,68 milioni di tonnellate di CO2 risparmiate/anno;
  7. Costo medio per intervento: 28.000 euro per abitazione.

La roadmap completa estende l'analisi agli obiettivi 2035 (ulteriori 61 miliardi di investimenti) e 2050 (due scenari: 371 miliardi per il patrimonio totale o 230 miliardi per quello occupato stabilmente), fornendo per la prima volta una visione strategica trentennale basata su dati concreti.

Un approccio che cambia la prospettiva: la narrazione la ricerca dimostra con una analisi costi-benefici territorializzata che la transizione energetica è una sfida alla portata dell'Italia, che può diventare un volano per economia e occupazione. Il rigore metodologico è il valore aggiunto che la categoria dei geometri mette a disposizione di tutti gli stakeholder per costruire davvero "la via italiana alla Direttiva Case Green".